I campi di volo per aeromodelli sono divenuti scarsi anche nel nostro paese: per contro abbondano specchi d'acqua (laghi, laghetti, stagni, bacini idrici) sui quali è agevole far volare idromodelli radioguidati. Un numero crescente di aeromodellisti, non solo nel nostro paese, si dedica alla realizzazione di modelli idrovolanti radioguidati. E' curioso constatare che gli idromodelli erano assai più numerosi quando venivano realizzati esclusivamente per volo libero. La costruzione di un idromodello radioguidato richiede la cognizione delle norme fondamentali di aerodinamica, di idrostatica e di idrodinamica, che sono disseminate in una miriade di pubblicazioni italiane e straniere, difficilmente accessibili agli aeromodellisti. Questa monografia riassume nozioni teoriche e pratiche, nonché regole empiriche desunte dall'osservazione di. una cinquantina di idrovolanti radioguidati, integrate da considerazioni relative alla prassi corrente riguardanti gli idrovolanti "full size", che oggigiorno costituiscono una piccola minoranza degli aeromobili costruiti in tutto il mondo. Pagine 117, illustrazioni 44, trittici 44 Indice: Premessa (1) Idrostatica (2) Idrodinamica (3) Flottaggio - Decollo - Ammaraggio (4) Stabilità direzionale (5) Idrovolanti: galleggianti (6) Idroplani: pinne idroportanti (7) Trittici (8) Bibliografia 215 x 300. Disegni / trittici (***).P. 117 VOLUME IN COPIA ANASTATICA