DOMENICO BAROZZI CORDARA
Ali nella Grande Guerra. Diario 1915-1918
Genova, Graphos, 2009, 8°, pp. 226, 9 foto f.t, brossura. Euro 18,00
Questo diario, relativo alla partecipazione alla Grande Guerra, ma al di fuori dalla memorialistica di
tipo prettamente militare, di carattere specialistico o imbevuta della retorica del «lavacro di
sangue», è il diario di un uomo che potrebbe essere definito «comune», se il termine non avesse
assunto una connotazione alquanto spregiativa. È la storia di un giovane coinvolto, come una
moltitudine di suoi simili, nel tragico avvio di quello che uno storico ha definito il «secolo breve»,
nel momento fondamentale della definizione del proprio carattere, dei propri affetti, dei propri
interessi. Un coinvolgimento che non lo trovò tuttavia disposto, non meno di tanti altri, a subire il
corso degli avvenimenti in modo passivo, stregato dalla musica dei potenti d’Europa che
all’improvviso sembrarono diventati bande di macellai impazziti. Domenico Barozzi nel 1914 fu
chiamato al servizio militare e inviato nel genio telegrafisti. Le prime prove dell’aviazione avevano
fatto nascere in lui il desiderio di volare e riuscì faticosamente a farsi scegliere come soldato-pilota,
entrando a far parte di quel ristrettissimo nucleo di uomini che avrebbero dato origine
all’aereonautica militare italiana. Nel 1918 fu destinato a una base aerea italiana nei Balcani,
precisamente in Albania. Simpatizzante delle idee socialiste e pacifista convinto, cercò tuttavia di
uccidere il meno possibile: alla guida del suo bombardiere, più volte finse di perdere la rotta
durante le azioni, evitando di scaricare bombe su obiettivi civili. Fu in varie occasioni incarcerato
per comportamenti non compatibili con la disciplina militare, che in certi casi furono sospettati di
rasentare addirittura il disfattismo. Venne congedato nel 1919 con il grado di soldato semplice.
Accettò la cosa di buon grado, rinunciando ai privilegi che la sua qualifica di pioniere dell’aria gli
avrebbe accordato. Il suo meccanico, diversamente orientato, divenne più tardi generale dell’arma
aerea. Tuttavia Barozzi fu decorato con la croce di ferro al valor militare.