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ARALDICA DELLA REGIA AERONAUTICA 1

Prima parte di una ricerca sugli stemmi e la loro storia ed evoluzione, utilizzati dalla Regia Aeronautica dalle origini alla fine della seconda guerra mondiale. Trentun distintivi trattati, riprodotti in 86 disegni a colori comprendenti anche diverse varianti, con accompagnamento di 5 profili inediti di velivoli, 13 foto o documenti a colori e 180 in bianco e nero. Si tratta di uno studio atto a identificare e a far conoscere l’araldica della Regia Aeronautica nelle sue infinite varianti, esclusivamente come apposta sui velivoli in forza ai vari reparti, presentando, per quanto possibile, immagini degli stemmi e la loro riproduzione a colori. Un vero campionario della infinita fantasia italica nella sue sfumature più varie. In qualche caso resta da individuare l’appartenenza di un’insegna e la sua effettiva diffusione, cosa che non toglie tuttavia validità all’approfondito lavoro di ricerca effettuato dagli autori. Si tratta, per contro, di uno stimolo in più per futuri approfondimenti e ricerche in merito, considerato che sono molti i soggetti praticamente sconosciuti ai più, che corrono il rischio di andare perduti forse per sempre. Quanto agli autori, Pierluigi Moncalvo nutre una passione per le cose aeronautiche fin dall'infanzia. Fa parte di associazioni modellistiche come l'IPMS Italy ed il CMPR praticamente dalla loro costituzione. All'attivo ha diversi articoli pubblicati sul notiziario IPMS e GMT. In particolare si è occupato delle colorazioni dei velivoli di F. Baracca. E' alla suo primo lavoro editoriale di una certa importanza. Giovanni Massimello, laureato, è nato a Milano nel 1941 ed è stato Ufficiale di complemento dell’Aeronautica Militare, dirigente industriale e consigliere della sezione di Milano dell’AAA. Appassionato di storia dell’aeronautica ha pubblicato 8 volumi a carattere aeronautico fra cui “”Furio Niclot Doglio – un pilota indimenticabile” e “I Vampire italiani”. Ha scritto inoltre una cinquantina di articoli per le riviste: “Storia militare”, “Aerofan”, “Avions”, “Pegaso” etc. Il libro, nel consueto formato del G.M.T. ‘’A4’’ 21 x 29,7, e' in carta patinata opaca da 115 gr. con copertina in cartoncino plastificato a quattro colori.
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Prima parte di una ricerca sugli stemmi e la loro storia ed evoluzione, utilizzati dalla Regia Aeronautica dalle origini alla fine della seconda guerra mondiale. Trentun distintivi trattati, riprodotti in 86 disegni a colori comprendenti anche diverse varianti, con accompagnamento di 5 profili inediti di velivoli, 13 foto o documenti a colori e 180 in bianco e nero. Si tratta di uno studio atto a identificare e a far conoscere l’araldica della Regia Aeronautica nelle sue infinite varianti, esclusivamente come apposta sui velivoli in forza ai vari reparti, presentando, per quanto possibile, immagini degli stemmi e la loro riproduzione a colori. Un vero campionario della infinita fantasia italica nella sue sfumature più varie. In qualche caso resta da individuare l’appartenenza di un’insegna e la sua effettiva diffusione, cosa che non toglie tuttavia validità all’approfondito lavoro di ricerca effettuato dagli autori. Si tratta, per contro, di uno stimolo in più per futuri approfondimenti e ricerche in merito, considerato che sono molti i soggetti praticamente sconosciuti ai più, che corrono il rischio di andare perduti forse per sempre. Quanto agli autori, Pierluigi Moncalvo nutre una passione per le cose aeronautiche fin dall'infanzia. Fa parte di associazioni modellistiche come l'IPMS Italy ed il CMPR praticamente dalla loro costituzione. All'attivo ha diversi articoli pubblicati sul notiziario IPMS e GMT. In particolare si è occupato delle colorazioni dei velivoli di F. Baracca. E' alla suo primo lavoro editoriale di una certa importanza. Giovanni Massimello, laureato, è nato a Milano nel 1941 ed è stato Ufficiale di complemento dell’Aeronautica Militare, dirigente industriale e consigliere della sezione di Milano dell’AAA. Appassionato di storia dell’aeronautica ha pubblicato 8 volumi a carattere aeronautico fra cui “”Furio Niclot Doglio – un pilota indimenticabile” e “I Vampire italiani”. Ha scritto inoltre una cinquantina di articoli per le riviste: “Storia militare”, “Aerofan”, “Avions”, “Pegaso” etc. Il libro, nel consueto formato del G.M.T. ‘’A4’’ 21 x 29,7, e' in carta patinata opaca da 115 gr. con copertina in cartoncino plastificato a quattro colori.